mercoledì 10 agosto 2016

Innamoramento o Amore?




Saggio breve sull'innamoramento e l'amore




Si parla spesso di amore e innamoramento, entrambi sono sentimenti complicati in cui interagiscono diversi fattori sia al livello biologico, che sociale, che psicologico. In realtà per innamoramento intendiamo tutti quei sentimenti che si sprigionano nel momento in cui si avverte un grande coinvolgimento verso un’altra persona. Francesco Alberoni, nel suo saggio “Innamoramento e Amore”, paragona l’innamoramento ad una conversione simile a quella religiose. Per Alberoni l’innamoramento e l’amore sono come qualcosa che ci porta ad uno stato di estati, ma anche di tormento. Ma non sempre l’innamoramento e l’amore sono ricondotti al sacro, come nel caso di Catullo, che nel suo “Odio e amo”, vede nell’amore e nell’odio il suo soffrire in questo mondo. Quello cantato da Catullo, è un amore che assume dei tratti carnali e sensuali, come quello proposto, per certi aspetti dal Casanova, nella sua celebre scultura che ritrae “Amore e Psiche” in una sottile nota di sensualità: infatti i due amanti si guardano affettuosamente mentre si stringono in un tenero abbraccio, tre le due figure sembra sprigionarsi il desiderio del dio verso la sua amata. L’amore carnale torna anche in Dante quando nel V canto dell’Inferno descrive e partecipa, in quanto personaggio, all’amore tra Paolo e Francesca.  Anche Gozzano ne “La signorina Felicita ovvero la felicità”, racconta l’amore per una donna conosciuta durante una villeggiatura in campagna, lei è il simbolo di quel mondo di provincia, semplice e tranquillo. Nelle prime tre strofe, il poeta ricorda e rivede la città di Ivrea. Lei l’aveva amato, ella faceva di tutto per piacergli e lui ne era lusingato. A volte, Gozzano era trattenuto dalla signorina Felicita a cena e ricorda quando per la partita giungeva l’illustre gruppo del paese: il notaio, il sindaco, il dottore. Amore e innamoramento tornano anche in Leopardi ed assumono qui il loro valore in base alla celebre combinazione amore morte, essi sono per il poeta come due fratelli che si identificano alle cose più grandi e belle. L’amore dona un enorme piacere, uno dei più grandi che l’uomo nella sua vita non potrà mai provare, mentre la morte è generatrice di ogni male. Leopardi spesso dice che l’innamorato invidia colui che è morto in quanto si sente tormentato, questo tema dell’amore come “tormento”, quando non c’è o quando non può essere realizzato, è quello descritto anche dal Cardarelli nel suo “Distacco”, quando nella frase finale sostiene che ora che ha lasciato l’amore “la vita mi rimane quale indegna, un’inutile soma, da non poterne avere più alcun bene”. In conclusione, amore e innamoramento non coincidono, poiché l’amore è una conseguenza dell’innamoramento, il quale nasce da un’attrazione fisica cui segue la consapevolezza di volersi impegnare ad accettare l’amato così com’è. L'amore e l'innamoramento possono essere considerati anche come un'arma a "doppio taglio", ti possono portare alla felicità assoluta, oppure, una volta giunti al termine ti possono trascinare lentamente nel dolore.

Nessun commento:

Posta un commento