Purtroppo oggigiorno si sente sempre
parlare di maltrattamento di animali e, addirittura, di abbandono. Per fortuna da un paio di anni a
questa parte, il maltrattamento di animali è un
reato del codice penale secondo la quale: "Chiunque,
per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero
lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili
per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18
mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. La stessa pena si applica
a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li
sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La
pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte
dell'animale."
PONIAMO FINE A TUTTO QUESTO! |
L'abbandono, quando non fonte di incidenti stradali, può
portare al randagismo ed alla conversione dell'animale alla vita selvatica. La
pratica è ritenuta riprovevole e pericolosa da molte persone, e negli ultimi
anni sono state create delle strutture pubbliche con compiti di
sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno. L'abbandono non riguarda solo i
cani ed i gatti, ma di recente ha colpito sensibilmente anche specie cosiddette
esotiche. Infatti molti rettili sono abbandonati in giardini e parchi pubblici,
o nei corsi d'acqua, e ciò può causare conseguenze negative alla fauna
selvatica locale. In Italia, anche l'abbandono è vietato dal codice penale, che
recita: "Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito
abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con
l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro.". Inoltre, secondo il Ministero della
Salute italiano, «chi abbandona un cane, dunque, non solo commette un illecito
penale, ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo», quando gli
animali abbandonati provocassero incidenti stradali mortali.
PONIAMO FINE A TUTTO QUESTO! |
Io personalmente sono
sempre cresciuta circondata da animali e non capisco come certe persone (anche
se non si meriterebbero di essere chiamate così) siano capaci di fare certe
cose a degli esseri che sono in grado di amare, trasmettere emozioni e capirci
meglio di chiunque altro.
Cosa
fare quando si intende segnalare un caso di maltrattamento?
Chiunque, che sia privato cittadino o un'associazione, può
rivolgersi ad un qualsiasi organo di Polizia Giudiziaria (Carabinieri, Polizia
di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Vigili Urbani, etc...)
segnalando uno dei casi di illeciti previsti dalla nuova legge e richiedendo un
intervento per accertare il reato ed impedire che questi venga portato ad
ulteriori conseguenze. Inoltre, presso molti comuni italiani, è istituito lo Sportello per i diritti degli
animali aperto al pubblico per informazioni e segnalazioni. Dalla LAV , al
numero telefonico 06 4461325, verranno fornite risposte e sostegno alle
segnalazioni di maltrattamenti. Gli aggiornamenti sulle iniziative in corso
saranno disponibili sul sito www.infolav.org, gli
aggiornamenti normativi sul sito www.reteambiente.it.
Cosa fare quando si ritrova un cane (o qualsiasi
animale) abbandonato?
Innanzitutto occorre cercare di trattenere il cane per
impedirgli di allontanarsi e contattare il Comando di Polizia Municipale del
Comune in cui l'animale è stato trovato, in quanto le Forze dell'Ordine
contattate hanno l'obbligo di intervenire richiedendo il servizio di accalappiamento.
Questi a loro volta, devono essere reperibili 24 ore su 24 anche nei giorni
festivi e per contratto devono recarsi sul posto e recuperare l'animale entro
20 minuti dalla chiamata. Il cane accalappiato viene consegnato al canile
sanitario competente per il territorio, dove è probabile che il legittimo
proprietario lo cerchi, in caso di smarrimento. Chiedere in ogni caso di quale
canile si tratta. Preoccuparsi comunque della sorte del cane, telefonando dopo
qualche giorno al canile per avere sue notizie. Nel caso in cui, dopo una
settimana, il cane non sia stato ancora riscattato, ci si può attivare per
aiutarlo a ritrovare il suo proprietario.
In alternativa (e a mio
parere la cosa migliore), se si ha la possibilità di ospitare il cane e si
vuole evitargli l'ingresso in canile, ecco le indicazioni da seguire:
Comunicare il ritrovamento dell'animale al Comando di Polizia
Municipale del Comune in cui è stato trovato, fornendo una descrizione il più
accurata possibile. Lasciare il proprio indirizzo e i recapiti telefonici e
farsi indicare qual è il canile competente per il territorio. Contattare il
canile, lasciando anche a loro i propri dati e recapiti telefonici, data e
luogo del ritrovamento e la descrizione accurata del cane. Verificare, con
l'aiuto di un veterinario, se il cane è dotato di microchip, in modo da
rintracciare il proprietario attraverso il Servizio Veterinario della ASL
competente. In alternativa controllare anche di persona se il cane sia stato
identificato con un tatuaggio, all'interno di un orecchio o di una coscia, per
procedere nella stessa segnalazione all'Azienda Sanitaria. Affiggere dei
volantini del cane trovato (ovviamente molto meglio con foto) nella zona di
ritrovamento. Se possibile poi diffondere la notizia nei luoghi di maggior
passaggio, come supermercati, fermate di mezzi pubblici, negozi di articoli per
animali e in aree verdi frequentate da proprietari di cani. Diffondere la
segnalazione presso ambulatori veterinari ed eventuali associazioni animaliste
presenti in zona. Comunicare il ritrovamento anche ai comandi di Polizia
Municipale dei comuni limitrofi. Segnalare il ritrovamento, sempre preferibilmente
corredato da una foto, ai siti che raccolgono dati sugli animali persi e
trovati a livello locale, regionale e nazionale.
NEL CASO IN CUI CI SIA UN EFFETTIVO ABBANDONO DI UN ANIMALE NON LASCIATELO SOLO, BENSÌ' ADOTTATELO!!!
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